
Dal rapporto Coni-Istat sulla pandemia emerge che: “Siamo un Paese sempre meno sportivo: con il Covid due milioni di Italiani hanno smesso di fare attività fisica”.
“Solo nel 2020 i danni provocati dalla pandemia hanno fatto perdere 1,7 milioni di tesserati e 5mila società”. “ Il calo maggiore è negli Enti di Promozione Sportiva, cioè non tra gli agonisti, ma nella pratica di base, e questo è ancora più preoccupante perché vuol dire che il virus si è insinuato nella società, cambiandone in peggio le abitudini”. “Siamo ormai il fanalino di coda in tutta Europa”. “Il trend in discesa anche rispetto al 2020 e al momento più duro della pandemia, dimostra che gli strascichi si stanno
ancora facendo sentire”.
“Il 25,4% della popolazione ha interrotto la pratica sportiva”. Più di recente, Studenti.it del 13 Novembre 2025 ha titolato “Perché tanti giovani dicono basta allo sport: cosa c’è davvero dietro l’abbandono di palestre e campi da gioco”.
● Il Cisok ha retto agli eventi del 2020/’21 senza dissolversi, anche se alcuni Maestri storici e carismatici si sono ritirati o hanno limitato il loro insegnamento, alcune associazioni si sono sciolte, altre hanno cambiato palestra o addirittura città, acuendo enormemente le loro difficoltà.
La Segreteria Generale ha ripristinato subito tutte le attività federali, dalla Lezione Speciale alle Finali Nazionali, senza tenere conto dei numeri decisamente limitati. Ma per la piena ripresa il fattore tempo è determinante.
Il Cisok per raggiungere gli “Antichi Splendori” ha impiegato più di quarant’anni, partendo da zero o meglio da un solo Maestro nel 1971, circondato da dirigenti cintura bianca o arancione con tanta passione, impegno costante, forte spirito di gruppo e di disciplina, con un modello organizzativo del tutto originale.
Oggi, dopo la ripartenza, siamo molto più avvantaggiati poiché abbiamo un buon numero di cinture nere e associazioni in piena attività, alcune con un numero di iscritti buono o addirittura eccellente, anche se altre con un numero insufficiente o addirittura scarso.
Poi, chi ha brillanti suggerimenti da dare, si faccia avanti parlandone con il proprio presidente, con il segretario provinciale o con la segreteria generale. Alcune associazioni nel post Covid hanno già messo in campo nuove iniziative. Ma attenzione: in passato molte idee, se pur realizzate, hanno avuto vita breve e non sono andate avanti per molto, dimostrandosi poco efficaci. Senza parlare poi, di chi a livello individuale ha prima dato e poi ritirato la propria disponibilità d’impegno.
Il Cisok frattanto, sta procastinando lo scioglimento delle associazioni fortemente in crisi di iscritti da anni.
Il primo consiglio che diamo è quello della assidua partecipazione a tutte le attività tecniche e sportive a livello provinciale e nazionale, che hanno caratterizzato la Federazione sin dalla sua nascita e ne hanno determinato il successo, poiché è molto importante temperare le motivazioni per non perdere chi è tornato sul tatami o chi è una nuova cintura bianca. Da tenere sempre presente che i frequentanti sono i soggetti più importanti di diffusione presso parenti, amici e conoscenti.
Poi eventualmente bisognerà prendere in considerazione l’aumento della visibilità sul proprio territorio con la partecipazione a manifestazioni qualificate, come ad esempio la Notte Bianca dello Sport, che ogni comune annualmente organizza. Per non parlare della presenza nelle scuole e sui giornali locali, che già nei decenni precedenti hanno dimostrato una loro utilità.
Comunque, alcune associazioni sciolte, si sono già o si stanno ricostituento, facendo sperare nell’arrivo dell’aurora dopo la lunga notte
fonte: Verbale CISOK dicembre 2025

